Pressione arteriosa alta, cosa può comportare

pressione arteriosa alta

La pressione alta, definita anche ipertensione arteriosa, è uno stato patologico dove i livelli di pressione arteriosa a riposo risultano costantemente superiori alla norma.

Nell’articolo di oggi, il Dott. Giuseppe Sangiorgi, ci spiega cos’è la pressione arteriosa alta mostrandoci i sintomi e le conseguenze.

Pressione arteriosa alta: cos’è

La pressione arteriosa alta o ipertensione è uno stato patologico che si caratterizza per i livelli di pressione arteriosa a riposo costantemente superiori alla norma.

In base alle cause, i medici definiscono due tipi di ipertensione:

  • essenzialeprimaria, frutto di una molteplicità di fattori e non di una causa ben specifica;
  • secondaria, causata dalla presenza di una precisa circostanza o malattia come ad esempio il diabete, malattia renale cronica, ipotiroidismo, sindrome di Cushing, abuso di alcol ecc.

Sintomi

In genere fino a quando non da origine a complicanze,  questa condizione a non provoca alcun disturbo al paziente che ne soffre, eccetto in specifiche circostanze come nel caso della crisi ipertensiva, ovvero un innalzamento brusco ed eccessivo della pressione che può causare:

  • Mal di testa improvviso, pulsante e a carico di tutto il capo;
  • Ronzii alle orecchie (acufeni);
  • Vertigini;
  • Sangue dal naso;
  • Dispnea e cardiopalmo;
  • Nausea e vomito;
  • Problemi di vista (offuscamento visivo, amaurosi puntiforme ecc.).

Le conseguenze della pressione alta

In presenza di episodi di crisi ipertensiva è necessario l’immediato intervento del medico, in quanto possono degenerare in serie complicazioni, come la perdita di coscienza e/o di memoria, l’ictus, attacco di cuore ecc.

Le conseguenze a carico del cervello, a causa dall’ipertensione arteriosa possono causare l’ictus emorragico e il restringimento dei vasi arteriosi.

La pressione arteriosa alta può compromette anche la funzione dei reni, perché altera le capacità renali di filtraggio e causa l’indebolimento e il restringimento delle arterie renali.

A livello cardiaco, invece, l’ipertensione arteriosa prolungata può provocare problematiche come l’attacco di cuore, scompenso cardiaco etc. mentre a livello vascolare, il perdurare di questa condizione può essere responsabile di dissezione aortica, della formazione di aneurismi e arteriopatia periferica.

Rivolgiti ad uno specialista! Contatta il Dott. Giuseppe Sangiorgi 

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